Ponte termico: ecco l’unica cosa da sapere sui ponti termici

Cos’è un ponte termico e perché è così importante per le case in legno?ponte termico 3d

Perché dovresti perdere il tuo tempo per capire un aspetto così tecnico?

Ecco come i ponti termici influenzano la durabilità della tua casa in legno:

Vado dritto al punto: i ponti termici non corretti sono le cause dalle quali si originano muffe e condense all’interno di casa tua!

Questi fenomeni, oltre a mettere a rischio la salubrità interna, aumentano l’umidità delle strutture in legno che rischiano il degrado.

Se ti interessa vivere in un ambiente salubre, con il miglior confort e la massima durabilità, il ponte termico è la prima cosa della quale devi preoccuparti.

 

I ponti termici non sono altro che i punti deboli del tuo involucro, cioè quei punti attraverso i quali il calore si disperde molto più velocemente.

Quello che ti basta sapere è che in questi punti si ha una maggiore e più facile dispersione di calore

A causa di queste maggiori dispersioni si verificano temperature superficiali sul lato interno molto più basse rispetto al resto delle altre superfici interne.

 

In altre parole, il ponte termico è il punto dove il calore passa più facilmente!

Cosa significa questo?

Significa che, in quel particolare punto debole (nel periodo invernale) l’involucro si raffredda di più e più facilmente.

In caso di temperature superficiali troppo basse, in presenza di elevata umidità, la comparsa di muffe o addirittura delle condense superficiali è garantita!

 

Negli edifici iper-isolati bisogna fare particolare attenzione proprio a questi punti deboli.

Perché?

Hai presente l’abilità dell’acqua dei fiumi nel cercare e trovare sempre la via più facile per scorrere ed arrivare al mare con la minor fatica?

Cosa c’entra?

L’aria calda che vuole uscire dall’interno di casa tua, come l’acqua, sa benissimo quali sono i punti deboli attraverso i quali può passare con maggiore facilità!

Questo significa che quei punti saranno quelli con le temperature più basse e, perciò, a maggior rischio di muffa e condensa.

Ecco spiegata l’importanza del ponte termico!

Se hai capito questo, ora sai che se vuoi un ambiente salubre che ti eviti rischi di muffe e condense te ne deve importare eccome!

Indice dei contenuti

Come eliminare un ponte termico?

Come gestire questi particolari punti deboli?

Come evitare i rischi di muffe e condense superficiali?

 

Facciamo chiarezza: i ponti termici non si possono eliminare ma, tutt’al più correggere!

Chi ti dice il contrario non sa di cosa ti sta parlando!!

Non si tratta di voler mettere “i puntini sulle i” ma piuttosto di comprendere 3 aspetti fondamentali:

1- Cos’è e come si origina un ponte termico

2- Qual è la vera importanza che può assumere e perché va corretto

3- Come correggerlo

Ponte termico: una definizione comprensibile a tutti

Ti risparmio la definizione tecnica data dalla norma UNI EN ISO 12011:2018 piuttosto voglio provare a spiegartelo con 3 esempi concreti e più facilmente comprensibili.

Partiamo dal primo punto:

Da cosa sono originati i ponti termici?

Principalmente da 3 fattori:

 

1-      Variazioni di spessore o tipo di materiale o dell’isolamento

2-      Compenetrazione di materiali diversi

3-      Variazioni di forma

 

Guardando l’involucro di casa tua (pareti, pavimento e tetto) ti troverai di fronte a un ponte termico ogni qual volta si verifica almeno una delle 3 condizioni che ti ho appena descritto.

 

Esempio 1: Variazioni del tipo o spessore di un materiale

Quella che vedi nell’immagine che segue è una parete in legno tipo x-lam isolata con fibra di legno.

parete xlam fibra legno

Come puoi notare, la distribuzione delle temperature è uniforme: infatti le linee di temperatura (isoterme) sono parallele.

Questo significa che il calore attraversa la parete in modo uniforme e non ci sono aree con temperatura differente.

In altre parole, quando non si verificano alterazioni della temperatura significa che non c’è alcun ponte termico.

Cosa succede nel caso ci sia un cambio di materiale?

Ad ogni variazione del tipo di materiale, anche minima, interno della stratigrafia dell’involucro si registrerà una variazione della distribuzione delle temperature.

In questo esempio ti mostro una parete xlam isolata per un primo tratto con fibra di legno, poi nel secondo tratto con poliuretano di pari spessore.

ponte termico dovuto al cambio materiale

Come vedi è stato sufficiente variare tipo di materiale per “disturbare” la trasmissione delle temperature, cioè per ottenere una distribuzione non uniforme.

Lo noti verificando che lo schema di andamento delle temperature non avviene più per linee parallele.

Questo è anche intuitivo: il calore sta scegliendo qual è il percorso più facile per uscire da casa tua!!

Nel caso in esame uscirà prima dalla parte della fibra di legno, infatti le temperature interne dal quel lato sono più basse rispetto al lato del poliuretano perché questo oppone una maggior resistenza e il calore passa, con maggior facilità, dall’altra parte!

 

Facciamo un altro passo, proviamo a prendere la stessa parete x-lam e isolarla con lo stesso materiale: nel primo tratto con 15 cm di fibra di legno che aumenteremo a 30 cm nel secondo tratto.

ponte termico variazione spessore

Come si vede anche variare lo spessore di un materiale genera un ponte termico!

Esempio 2: compenetrazione di materiali diversi e forma

Prendiamo sempre la stessa parete xlam dell’esempio 1 ma questa volta gli aggiungiamo una contro-parete.

Ecco cosa succede quando si hanno situazioni dove materiali diversi si compenetrano:

ponte termico compenetrazione materiali

Vedi che, oltre alle variazioni di materiali e spessori, le temperature sono disturbate anche dalla compenetrazione di materiali diversi e la contro-parete è un esempio classico.

La compenetrazione di materiali diversi nella contro-parete, in corrispondenza dei listelli che la supportano, causa anche una variazione della forma della parete stessa.

Riguardo alla variazione di forma, prendiamo la stessa parete uniforme xlam isolata con 15 cm di fibra di legno dell’esempio descritto all’inizio.

La distribuzione delle temperature sul tratto rettilineo è uniforme ma cosa succede in corrispondenza dell’angolo?

Le temperature non sono più uniformi, cosa è cambiato?

ponte termico angolo

l’isolante e la parerete sono gli stessi, con gli stessi spessori e caratteristiche ma è cambiata la forma.

Come vedi, generare un ponte termico è assai facile!

Esempio 3: compenetrazione di molti materiali

Come ti sarai reso conto, spesso la variazione di forma e la compenetrazione di materiali si verificano allo stesso momento, specialmente nelle case in legno.

Un classico esempio di variazioni di forma, compenetrazione di materiali è la tipica struttura tipo “platform-frame” chiamata anche “a telaio” o, più correttamente “telaio leggero”

Ecco un esempio:

schema 3d angolo parete a telaio

Cosa succede nella distribuzione delle temperature?

Ecco il risultato del calcolo fatto con un software specifico agli elementi finiti:

ponte termico forma e compenetrazione materiali

 

Come vedi, oltre alla disomogeneità della parete le temperature variano di più in corrispondenza dell’angolo: il calore preferisce quel punto per uscire.

Questo significa che in quel punto la parete sarà più fredda e il rischio di muffe o condense aumenta!!

In conclusione, più il nodo costruttivo è complesso (molti materiali che si compenetrano) più il rischio di muffe e condense aumenta.

ponte termico complesso

Un altro esempio classico di ponte termico è il nodo tra pareti ed infissi:

cassonetto 3d

 

Si tratta di un esempio di ponte termico complesso generato da molte variazioni di forma e compenetrazione di materiali con caratteristiche diverse.

Ecco cosa succede alla distribuzione delle temperature:

ponte termico cassonetto 2D

Le frecce indicano il percorso del calore.

Ora che ti ho dimostrato cos’è un ponte termico e come si origina, ti sarà ben chiaro che, proprio a causa della loro natura i ponti termici non si possono eliminare.

 

Restano in sospeso le altre 2 questioni fondamentali di cui ti ho parlato poco fa:

1-      Perché bisogna correggere i ponti termici?

2-      Come correggerli?

 

Perché bisogna correggere i ponti termici?

 

Se hai letto fino a qui, ora sai che a causa della conformazione dell’involucro, soprattutto in corrispondenza dei nodi complessi (attacco infissi-muro, soglie di porte, angoli, nodi strutturali ecc.) dove si compenetrano più materiali, le temperature della superficie interna si abbassano con più facilità.

Proprio per questo motivo è importante valutare e correggere i ponti termici.

 

Correggere un ponte termico significa verificare, attraverso un calcolo specifico, la totale assenza di muffe e condense.

In questi punti preferenziali dove il calore passa con più facilità è necessario fare una verifica termo-igrometrica in modo da essere certi che, a causa di temperature troppo basse e umidità troppo alta, non si verifichi alcun fenomeno di muffa, o addirittura di condensa superficiale.

Come correggerli?

Dunque, il lavoro del progettista è quello di progettare facendo attenzione a correggere i ponti termici.

Come ottenere un ponte termico “corretto”?

Facendo attenzione a 2 cose:

1-Dove, come e quanto si isola

2-Verificare che ci sia una buona tenuta alla ‘aria

 

Rispetto al primo punto, se hai letto fino a qui, non credo ci sia bisogno di aggiungere altro se non che decidere come, dove e quanto isolare è un preciso obbligo/responsabilità del tuo progettista.

Se un nodo è ben progettato, ovvero ben protetto termicamente, le temperature della superficie interna saranno sopra i livelli di pericolo e non ci sarà alcun rischio di muffa o condensa.

 

Riguardo al secondo punto, quello relativo alla tenuta all’aria la questione è più complessa.

Si tratta in sostanza di impedire che il vapore si insinui all’interno della struttura con il pericolo che si generino delle condense interne all’involucro non visibili.

Se vuoi approfondire questo aspetto ne ho parlato ampiamente in questo articolo: verifiche termoigrometriche FEM: perché sono importanti

 

Ponti termici e case in legno: quali rischi?

Per ottenere un ambiente salubre, senza muffe e batteri, isolare molto l’involucro non è affatto sufficiente perché, come ti ho dimostrato, se i dettagli dei nodi complessi non saranno ben progettati e verificati ci saranno problemi di muffe e condense!

Se parliamo di realizzare una casa in legno questo secondo aspetto è ancora più importante.

Perché?

Semplicemente perché se si verificheranno delle condense interne, cioè proprio in corrispondenza delle strutture in legno, significa che il legno sarà in contatto continuativo con livelli di umidità elevata.

Quindi?

Quando il legno supererà il livello del 20% di umidità i primi funghi inizieranno a crescere e il degrado del legno avrà inizio!

Ti pare poco?

Ecco perché ho deciso di parlare proprio a te (che sei colui che paga anche per errori di altri) di un argomento così tecnico come quello del ponte termico.

Spero di essere riuscito nell’intento di metterti in guardia in modo che tu possa essere consapevole dei rischi in caso di errore.

Se sei riuscito a leggere fino a qui ora sai quali sono le domande giuste da fare per verificare di persona se ti sei affidato a persone competenti e in grado di consigliarti al meglio!

 

Tipi di ponte termico: 3 esempi

Per concludere ti voglio parlare di 3 ponti termici tipici che riguardano i 3 nodi più complessi dell’involucro.

 

Te ne palo perché è importante che tu sappia che dalla qualità di questi dettagli dipenderà il successo o il fallimento del tuo progetto.

 

Il ponte termico dell’attacco a terra

Verificare che le temperature nel nodo di attacco a terra non siano causa di condense o muffe è fondamentale per garantire la durabilità delle strutture in legno.

Spesso queste verifiche non vengono fatte o vengono fatte in modo molto superficiale.

Quello che va fatto è un calcolo di verifica termo-igrometrica come questo:

ponte termico attacco terra

Siccome da questo dettaglio dipende la durabilità della tua casa in legno, se fossi in te, io mi preoccuperei di capire se sei stato tutelato e messo al riparo da questi rischi.

Di quali rischi parlo?

Se vuoi approfondire più nel dettaglio quali sono le conseguenze di una cattiva progettazione del nodo di attacco a terra, leggi: dettaglio di attacco a terra per case in legno

Ecco un esempio di come si comporta il calore in corrispondenza del nodo di attacco a terra:

ponte termico attacco terra - flussi

Il ponte termico del nodo finestra

Un altro nodo costruttivo fondamentale è quello che deve decidere come gestire l’installazione degli infissi.

Perché è importante?

Anche in questo caso se il dettaglio di attacco degli infissi non è progettato (e realizzato) nel migliore dei modi il rischio è quello che si possano verificare condense e muffe in corrispondenza degli infissi.

ponte termico cassonetto 3D

Il rischio, anche in questo caso, è quello di trovarsi ad avere pagato molto per una finestra performante ma, a causa di una progettazione o installazione fatta in modo superficiale, ti trovi ad ottenere un risultato assai scarso.

Nei casi peggiori, la progettazione del nodo parete-finestra è talmente mal gestito che le condense coinvolgono anche le strutture in legno danneggiandole.

Il ponte termico del nodo tetto-parete esterna

Come deve appoggiare il tetto sulle pareti per evitare problemi?

Molti sottovalutano l’importanza di questo dettaglio che spesso è mal gestito.

tetto in legno particolare costruttivo: verifica condensa non superata

Come realizzarlo correttamente?

Se questo dettaglio non mi dilungo perché ne ho già parlato ampiamente in questo articolo: sistema doppio tetto vantaggi ed esempi

Conclusioni

Qual è l’importanza del ponte termico, in particolare per le case in legno?

A differenza di una casa in muratura, una casa in legno ha lo svantaggio che se si verifica della condensa interna alle strutture, queste rischiano di esserne danneggiate.

Ecco perché te ne ho voluto parlare così a lungo e nel dettaglio!

Allora è bene non fare una casa in legno?

No, certo che no!

Ora che conosci il problema, sai anche come evitarlo e come garantirti i vantaggi di una casa in legno al riparo dai rischi di degrado.

Come verificare se un ponte termico è corretto?

L’unico modo sicuro di mettere al riparo il legno da rischi di muffe e condense è quello di fare un calcolo di Verifica termo-igrometrica il più preciso possibile.

Ora sai come verificare se chi ti propone una soluzione tecnica ti sta consigliando bene oppure no!

Devi controllare che chi ti consiglia sappia dimostrarti che la soluzione dalla quale dipende la durabilità della tua casa in legno sia stata verificata con precisione ed affidabilità!

Come?

Ti basterà chiedere se il calcolo di verifica è stato fatto con apposito software agli “elementi finiti”, cioè con un software preciso, dedicato a questo genere di verifiche!!

Non è più difficile di così!

Se hai letto con attenzione fino a qui ora sai come distinguere gli improvvisati dai professionisti!

Un consiglio utile:

Ti ho dimostrato concretamente che per ottenere una casa in legno con la massima durabilità, si tratta di verificare tutti i nodi costruttivi (parete, tetto, infissi ecc).

Ecco perché il problema non si riduce alla scelta di un sistema costruttivo piuttosto che un altro!

La questione è assai più complessa, per questo ti serve un aiuto qualificato, qualcuno che ti tuteli dai rischi che ti ho descritto.

Credi davvero di poter decidere da solo?

Il tuo progettista sa come gestire e verificare un ponte termico?

Credi di risolvere sulla base dei consigli degli stessi costruttori che ti propongono di acquistare da loro?

 

Ora sai almeno cosa rischi in caso di scelte superficiali o addirittura sbagliate.

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Ti aspetto dall’altra parte!

A presto!

 

Massimo Cleva

Controllo Qualità | Case e Tetti in legno