Case in legno: costi alle stelle, perché?
I costi delle case in legno si stanno “impennando”, da cosa dipende?
Se i prezzi delle case in bioedilizia stanno salendo così rapidamente, la causa è delle solite speculazioni dei costruttori?
Te lo dico subito con chiarezza:
il vertiginoso aumento del costo delle case in legno che si sta verificando in questi primi mesi del 2021 non dipende né dal business del superbonus 110% e nemmeno dai costruttori di case in legno.
Il prezzo del legno lamellare negli ultimi 6 mesi è passato da 350€/m³ ai 750€/m³ e sta aumentando ancora!
Quali sono le vere ragioni di questi aumenti di prezzo?
Che impatto avranno questi aumenti di costo sul settore delle case di legno?
Ovviamente, non c’è una ragione soltanto, piuttosto le cause sono concomitanti e molteplici, vediamo quali.
Indice dei contenuti
Case di legno: costi alle stelle e costruttori disperati
Nell’incerto 2020, causa covid-19, seppure con qualche piccola speculazione dovuta ai bonus fiscali del 110%, il settore delle case in legno si stava riprendendo.
Improvvisamente, verso la fine dell’autunno 2020 e soprattutto dall’inizio di questo 2021 si stanno registrando continui aumenti di costo delle case in legno.
I costruttori (ma anche il resto del comparto legno) sono nel panico:
grazie ai bonus fiscali, che finanziano anche gli interventi di demolizione e ricostruzione, molti costruttori si trovano con la “pancia piena” di contratti già firmati ma con una estrema difficoltà di approvvigionamento delle materie prime (non solo del legno) dovuta a prezzi impazziti e in continuo aumento!!
Per capirci qualcosa bisogna partire dallo scenario internazionale.
Costi delle case in legno: i 5 motivi dell’aumento dei prezzi
Sembra un paradosso: proprio ora che, pian piano, potevamo ripartire arrivano aumenti continui di prezzo delle materie prime che rischiano di stoppare tutto.
Anche l’associazione nazionale costruttori lancia l’allarme e chiede al governo di usare i soldi del Recovery Fund.
Da quali dinamiche dipendono questi aumenti di costo?
1 – La situazione internazionale
Se ne sentono molte in giro di opinioni surreali: c’è persino chi da la colpa al blocco del canale di Suez!
Come sempre, la verità sta nei numeri e i numeri li decidono i “big player” del mercato internazionale.
Ricordiamoci che, nell’ultimo anno, il mondo si è fermato ( in buona parte) o ha rallentato molto a causa del Covid-19.
Questo ha causato una contrazione delle attività e dei prezzi, ora che Cina e USA stanno ripartendo il mercato internazionale si sta “rivegliando”.
Cosa significa questo?
Quali conseguenze sull’aumento dei costi delle materie prime?
Ecco 3 esempi che aiutano a capire cosa stia succedendo in particolare riguardo ai costi del legno:
Il ruolo degli USA
Uno degli atti più forti dell’amministrazione Biden è stato quello di stoppare i lavori dell’oleodotto Keystone che dovrebbe portare il petrolio Canadese fino in Messico.
Cosa comporta questo stop?
2 conseguenze importanti:
- Le relazioni con il Canada si inaspriscono e i canadesi rispondono con dazi verso gli USA
- Gli USA cercano di sopperire cercando le materie prime altrove, quindi anche il legno
Ma ovviamente non è solo questo, ci sono in gioco spostamenti di assi commerciali verso i produttori del sud-est asiatico.
Per capire meglio la situazione vediamo quali sono i numeri in gioco.
Il fabbisogno globale di legname è di 350 milioni di m³ ma Cina e Stati Uniti hanno incrementato le loro importazioni dal mercato europeo.
Per quel che riguarda i prezzi del legno gli USA pagano oggi, alle segherie tedesche 514€/m³ rispetto ai 250€/m³ di un anno fa!
Attenzione: ti parlo di segati, cioè di tavole non di legno lamellare e i prezzi che ho citato si riferiscono a ciò che gli USA pagano “franco segheria” quindi esclusi tutti gli altri costi e ricarichi.
Per capirci questa enorme richiesta ha portato le esportazioni tedesche a crescere del 54% nel 2020 (arrivando a circa 2mln di m³)
[Fonte: Holzkurier]Ovviamente ti parlo della Germania perché, insieme all’Austria, guida il mercato del legno europeo.
In conclusione, questo aumento di esportazioni vero Cina e USA ha causato delle dinamiche sul nostro mercato di cui ti parlerò tra poco.
Il ruolo della CINA
Come è facile immaginare la Cina c’entra sempre!
La Cina importa circa 70 milioni di m³ (significa il 20% del fabbisogno globale)
Oltre al fatto di essere la nazione meno rallentata dal Covid-19 c’è un altro particolare da analizzare: le olimpiadi invernali 2022.
Che centrano le Olimpiadi con l’aumento dei costi delle case in legno?
Centrano (e anche molto): la Cina vuole dare un messaggio al modo sulla sua svolta ecologista.
Il presidente del CIO ha riconosciuto che l’edizione del 2022 lascerà un’eredità duratura sia alla Cina sia al resto del mondo, proprio come quella del 2008.
“Per quanto riguarda la sostenibilità – ha osservato Bach – stanno già dando un ottimo esempio”
Trovi l’articolo originale sul sole 24 ore: Olimpiadi invernali 2022
Sostenibilità = Legno
..quindi?
Le enormi quantità di legname richieste (anche in questo caso, pagate a prezzi migliori rispetto al mercato EU) sono la logica conseguenza.
Le segherie Tedesche e Finlandesi, di fronte alla possibilità di un maggior guadagno non se lo sono fatto ripetere 2 volte e hanno preferito vendere a Cinesi ed Americani.
Ma tutto ciò non basta, c’è un altro tassello da aggiungere per completare il quadro internazionale:
Il ruolo della Russia
La Russia ha gradualmente ridotto (di fatto annullando) le esportazioni di tondame (tronchi di legno da lavorare) verso Cina, Finlandia paesi baltici.
Anche in questo caso parliamo di quantità enormi: la Russia soddisfa il 12% del fabbisogno globale!
[Fonte: FederLegnoArredo]Conseguenze?
Ulteriore penuria di materia prima sul mercato (mossa astuta per far innalzare i prezzi!)
Questo scenario internazionale spiega da se che non è colpa del 110% o del blocco temporaneo del canale di Suez dovuto a un cargo temporaneamente arenato!
I costruttori di case in legno stanno subendo gli effetti di questa strana ripartenza alla quale si sommano anche le speculazioni sui prezzi dei mercati finanziari.
Quali altre conseguenze stanno determinando l’aumento dei costi delle case in legno?
2 – La bolla degli ordini
Di fronte alla scarsità della materia prima le segherie sono andate in panico totale commissionando ordini ovunque, anche a più fornitori contemporaneamente.
Le conseguenze sono facili da immaginare: sovrannumero di ordini significa ulteriore aumento dei prezzi!
3 – Il mercato delle ristrutturazioni
Il boom del mercato delle ristrutturazioni ha causato un ulteriore aumento delle richieste di legname (non solo per uso strutturale).
Questo ha contribuito ad aumentare ancora di più la richiesta e quindi anche i costi del legname.
4 – L’aumento della produzione di panelli x-lam
A partire dal 2010, nel centro Europa, sono state avviati molti centri di produzione di pannelli x-lam.
Questo è accaduto per rispondere a un mercato che negli ultimi 10 anni è cresciuto moltissimo.
Tradotto in numeri la produzione è passata dai 0,34 Milioni di m³ nel 2010 a più di 1 Milione di m³ nel 2020 cioè la produzione è triplicata!
Per capire l’impatto di questa crescita basta considerare 2 dati:
- La produzione di segati in Austria-Germania nello stesso periodo (2010-2020) è passata da 30,9 Mln/m³ a 35,3 Mln/m³ (+13% circa)
- Per produrre 1m³ di xlam servono 1,25 m³ di segati
In conclusione l’enorme incremento di produzione di pannelli xlam ha contribuito a far ulteriormente aumentare la richiesta di segati (e dei prezzi di questi ovviamente!)
[Fonte: Holzkurier]5 – Forte aumento dell’edilizia europea del legno
Chiude questo quadro la forte crescita dell’edilizia in legno a livello europeo.
In conclusione, gli analisti del settore confermano che le risorse di legno non basteranno per tutti soprattutto con un mercato globale in ripresa.
Ovviamente le stesse logiche si possono applicare alle altre materie prime che riguardano l’edilizia: plastiche, acciaio, materiali isolanti ecc.
Ecco spiegato il perché del vertiginoso aumento dei costi delle case in legno.
Case in legno: costi futuri?
Se hai letto fino a qui, sicuramente ti stai chiedendo quanto costa costruire una casa in legno o meglio quanto costerà in futuro?
Dopo gli aggiornamenti che ti ho dato sono certo che starai abbandonando l’idea di costruire una casa in legno.
Non fare questo errore!
Perché?
Gli analisti confermano che queste turbolenze cesseranno, certo non subito.
Nel frattempo, per calmierare la situazione le associazioni di categoria (FederLegnoArredo insieme all’ANCE) si sono già attivate per concordare soluzioni condivise con il governo.
Ovviamente le stesse dinamiche valgono anche per il resto dei materiali, quindi pensare di costruire col mattone non ti metterà al riparo dagli aumenti (che stanno avvenendo su TUTTE le materie prime).
Forse non si tornerà ai prezzi delle case in legno che abbiamo visto prima del 2020 ma ci sono buone ragioni per insistere.
Intanto va detto che in Italia abbiamo un patrimonio boschivo non sfruttato che potrebbe sottrarci (almeno in parte) da queste dinamiche.
Vedremo nei prossimi anni se avremo imparato la lezione!
Quali sono gli scenari futuri per i costi delle case in legno?
Perché investire sulle case in legno?
La risposta è semplice e sta tutta negli orientamenti politici espressi molto chiaramente in questo ultimo periodo.
Ti faccio 3 esempi concreti di cosa sta cambiando ora, esattamente sotto i nostri occhi:
1 – La transizione ecologica e il Recovery Plan
In questi giorni sarà presentato il Recovery Plan Italiano.
Il ministro Roberto Cingolani ha chiaramente detto che il focus principale che guiderà la transizione sarà posto su come produciamo, gestiamo e consumiamo l’energia.
Tradotto: un obiettivo centrale sarà la riduzione del 50% dei livelli di CO2.
Cosa centra con i costi delle case in legno?
Aspetta ancora un momento e ci arrivo!
2 – Il nuovo Bau Haus Europeo
Il 18 gennaio 2021 Ursula Von Der Leyen ha chiaramente indicato gli obiettivi di riduzione dei livelli di CO2 a livello Europeo.
Ha sottolineato che il 40% delle emissioni dipende dall’edilizia e che questo deve radicalmente cambiare.
Ultimo esempio:
3 – Il vertice dei leader mondiali sul clima
Il 22 Aprile 2021, in occasione della giornata mondiale della terra, sia USA che Cina hanno dichiarato la loro volontà di ridurre di almeno il 50% le emissioni di CO2 entro il 2030.
E’ lampante che per ridurre la CO2 servirà un cambio radicale sia nei comportamenti che in molti settori produttivi.
L’edilizia sarà uno di questi settori e ora arrivo al dunque.
Costi case in legno: conclusioni
La politica a TUTTI i livelli, come intende attuare obiettivi così stringenti?
In un modo molto intelligente: dando un valore economico alla CO2 e obbligando chi ne emette di più di comprare crediti da chi emette meno!
Quanto varrà 1 tonnellata di CO2?
Si parla di 40-60 €/tonnellata di CO2!
Ora ti sarà più chiaro perché la Russia, a partire dal 2022, cesserà completamente le esportazioni di legname: l’intento è quello di usare il legno per vendere crediti di carbonio a chi sarà in deficit.
La Russia possiede un’estensione forestale grande quanto 2 volte l’india è chiaro che intende sfruttare al meglio questo enorme patrimonio..
Cosa significa per i costi delle case in legno?
Un vantaggio competitivo sugli altri materiali!
Ti faccio un esempio concreto:
1m³ di legno ingloba circa 1 tonnellata di CO2
Questo significa che per la costruzione di una casa in legno, dove si possono impiegare in media dai 40-50 m³ si ingloba un valore l’equivalente di CO2 corrispondente a circa 2.000-2.500€
Poco?
Forse sulla singola casa ma qual è l’impatto in relazione al prezzo del legno o sul mercato globale?
Poniamo un costo del legno es. 300€/m³: significa che, detratto il valore della CO2 risparmiata (non emessa) che assumiamo pari a 50€/m³ significherebbe un costo effettivo pari a 250€/m³ con una riduzione di circa il 17% in meno del prezzo del legno!
Se immaginiamo i volumi di legno in gioco per strutture di edifici multipiano e soprattutto, gli effetti sui volumi a livello globale – 350 milioni di m³ , beh ci sono pochi dubbi sul perché investire sul legno: non credi?
Ma non basta: aggiungiamoci poi che per lavorare 1m³ di calcestruzzo ci vuole circa 7 volte l’energia richiesta per lavorare 1m³ di legno e il quadro è completo!
Le turbolenze che stanno causando l’impennata dei prezzi del legno (e delle altre materie prime usate in edilizia) si riflettono sui costi globali delle case in legno ma entro alcuni mesi saranno in buona parte riassorbite.
Compreso cosa sta avvenendo ora nel settore delle case in legno a livello prezzi, la difficoltà principale più difficile da superare rimane sempre quella:
Come costruire una casa in legno senza problemi, al minor costo possibile?
I dettagli che contano per ottenere una casa in legno durevole e con il massimo comfort rimangono gli stessi!
Sai quali sono?
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A presto!
Controllo Qualità | Case e tetti in legno